Crisi del lavoro in Valle Camonica: il sindacato chiede una risposta di sistema





Solidarietà alle lavoratrici che stanno protestando davanti ai cancelli della NK di Ceto e coinvolgimento delle istituzioni nella ricerca di risposte che devono venire da un argine di sistema al disimpegno delle attività produttive in Valle Camonica. E’ questo il senso della presa di posizione di Cisl e Cgil con le rispettive sigle di categoria Femca e Filtctem su quanto avviene a ridosso di quella che per lunghi decenni è stata una fabbrica che ha dato occupazione a centinaia di lavoratori. “La loro protesta – scrivono i sindacati – ha rimesso al centro dell’attenzione il tema dell’occupazione e della crisi di lavoro in Valle Camonica”. (Nella foto una delle aziende simbolo della deindustrializzazione della Valle). IL RUOLO DEL SINDACATO E I RISULTATI GARANTITI AI LAVORATORI “Da tempo – precisa Francesco Diomaiuta, segretario generale della Cisl bresciana – siamo impegnati su questo versante, per i lavoratori della Nk (dove abbiamo gestito, grazie all’impegno delle nostre categorie, una chiusura dolorosa riuscendo però a garantire ad ogni lavoratore buonuscita, ammortizzatori sociali e accompagnamento nella ricerca di una nuovo occupazione) e lo stesso per le decine di aziende che hanno chiuso o ridotto i loro livelli occupazionali MARCHI (FEMCA CISL): PER LA NK E’ APERTO DA TEMPO UN TAVOLO ISTITUZIONALE L’intervento di Cisl, Cgil, Femca e Filctem ha ottenuto dalle istituzioni locali, in particolare la Comunità Montana, la disponibilità ad aprire tavoli di confronto sulla crisi occupazionale in Valle Camonica, per tentare soluzioni e dare prospettive; “C’è uno specifico tavolo anche nella vicenda della NK – sottolinea Beppe Marchi, segretario generale della Femca Cisl provinciale – attivato da diversi mesi e del quale la scorsa settimana, ben prima della protesta delle lavoratrici, abbiamo sollecitato la convocazione per fare il punto della situazione, riunione fissata in calendario dal Presidente Oliviero Valzelli nella giornata di mercoledì 22 novembre, con il coinvolgimento anche della Provincia di Brescia e dei Consiglieri Regionali. OCCORRE UNA PROPOSTA COMPLESSIVA “Per rimettere al centro il tema del lavoro in Valle Camonica – conclude Diomaiuta – occorre che si faccia largo una proposta complessiva e di prospettiva, che deve riguardare l’intero territorio, con il coinvolgimento delle aziende e degli imprenditori che, sulla falsariga di quanto fatto nel 2011 a Sellero, possa offrire le disponibilità delle numerose aree dismesse ed incentivi per nuove imprese e nuova occupazione”

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Pubblicato il: 17 Novembre 2017

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