Da sin, Vincenzo Boccia, Andrea Orlando, Paolo Gentiloni, Pier Carlo Padoan, Giovanni Sabatini I decreti attuativi sulla riforma della legge fallimentare sono in arrivo entro un mese. E’ quanto riferiscono varie fonti, secondo cui l’impegno del governo, seppure in scadenza, fa seguito all’appello lanciato sabato 10 febbraio al Forex dal presidente Abi Antonio Patuelli e ribadito ieri dal direttore generale di Abi Giovanni Sabatini, in occasione della firma, a Palazzo Chigi, del protocollo con Confindustria per promuovere le nuove misure di recupero crediti, introdotte quasi due anni fa con decreto del governo, ma sinora mai applicate dalle banche (si veda altro articolo di BeBeez). Le nuove disposizioni normative in attesa dei decreti attuativi puntano a riformare l’impianto del codice del 1942 sui fallimenti aiutando inoltre a ridurre i tempi di recupero dei crediti delle banche in modo quindi da smaltire più facilmente lo stock accumulato in questi anni nei bilanci (qui gli schemi dei decreti legislativi attuativi della legge delega n. 155 del 2017, di riforma della disciplina della crisi d’impresa e dell’insolvenza). Quanto all’accordo Abi-Confindustria, riguarda l‘utilizzo del cosiddetto patto marciano per i contratti di finanziamento stipulati tra istituti finanziari e imprese e del pegno mobiliare non possessorio a garanzia dei finanziamenti bancari, disciplinati con il decreto legge 59 del 4 maggio 2016 (scarica qui il comunicato stampa). Il patto marciano è un contratto di cessione, stipulato su base volontaria tra le parti, che consente alla banca di escutere il bene posto a garanzia del finanziamento in caso di inadempienza protratta per sei mesi, senza passare per il giudice
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