Alla Fiera della contrattazione l’accordo UBI Banca: trasformare criticità in opportunità





Nel corso della sesta edizione della Fiera della Contrattazione della Cisl Lombardia, tra gli accordi giudicati dagli esperti come “modelli da replicare”, ha avuto particolare rilievo l’accordo del Gruppo UBI, selezionato e riconosciuto tra i 7 migliori accordi aziendali dell’anno. “L’architettura dell’accordo – spiega Andrea Battistini, coordinatore della First Cisl nel Gruppo Ubi – risale al 2012: a fronte della prima grande riorganizzazione del gruppo (che aveva l’obiettivo di ridurre il costo del lavoro per 115 milioni di euro attraverso i prepensionamenti, i licenziamenti, le giornate di solidarietà obbligatorie, le deroghe al contratto nazionale di lavoro, alla contrattazione aziendale) il tavolo sindacale è riuscito a ribaltare l’originaria impostazione aziendale”. “L’esito di quel primo negoziato fu positivo: prepensionamenti incentivati e volontari (951 lavoratori), contratti di solidarietà volontari, limitate delle deroghe al contratto nazionale (godimento delle ferie e delle ex festività nell’anno di maturazione, taglio del lavoro straordinario), tagli alle consulenze aziendali e ai costi della governance, garanzie su tutta la contrattazione di secondo livello, in tutte le aziende per 18 mesi, percorso “facilitato” per l’accoglimento delle domande di part time, 283 assunzioni”. “La necessità di contenere il costo del lavoro aveva origine nella minore redditività determinata in particolare dalla diminuzione del margine di intermediazione, che rappresentava una parte significativa dei ricavi e che risentiva pesantemente dell’andamento regressivo dei tassi, dalla rettifiche sui crediti e dall’impatto che le nuove tecnologie hanno avuto sull’organizzazione del lavoro e sui comportamenti della clientela”

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Pubblicato il: 21 Ottobre 2016

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