Dopo quella di Cremona anche l’Associazione Allevatori di Brescia e Bergamo è stata commissariata e sul futuro dei 110 lavoratori tra controllori, impiegati amministrativi e tecnici della struttura c’è grande incertezza. Il problema è la mancanza di risorse e la conseguente sofferenza dei bilanci “Siamo molto preoccupati per quello che accadrà – scrivono Fai Cisl e Flai Cgil in un comunicato – sia rispetto al futuro occupazionale di questi lavoratori sia per il proseguimento delle attività di controllo della qualità della produzione alimentare nei comparti lattiero-caseario e della carne”. I continui tagli delle risorse da parte delle istituzioni nazionali e regionali – accusano le organizzazioni sindacali – hanno portato il sistema degli allevatori alla impossibilità di sostenere economicamente il mandato istituzionale di selezione e miglioramento delle caratteristiche produttive e riproduttive delle specie di interesse zootecnico. Nelle prossime ore le organizzazioni sindacali chiederanno un confronto urgente con i diversi livelli istituzionali coinvolti nella situazione dell’Associazione.
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