Accordo raggiunto tra Confindustria e Cgil Cisl Uil su un modello innovativo di gestione delle crisi e delle ristrutturazioni aziendali “che mette al centro la ricollocazione dei lavoratori assegnando alle parti sociali, attraverso la contrattazione, un ruolo attivo e di grande responsabilità. Un documento comune firmato oggi dal leader di viale dell’Astronomia, Vincenzo Boccia, e i segretari generali Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, al termine di quattro ore di riunione che ha chiuso una due giorni di tavoli tecnici. Il documento sarà inviato al governo a stretto giro di posta. In particolare sono due le soluzioni individuate a seconda dei contesti di crisi. Nelle imprese interessate dalla cassa integrazione straordinaria laddove siano previsti esuberi, si propone, attraverso un accordo sindacale, la condivisione di un “piano operativo di ricollocazione” finalizzato a favorire la formazione e la ricollocazione dei lavoratori, già durante il periodo di cassa integrazione; per le attività di formazione e quelle di supporto alla ricollocazione professionale – il cosiddetto outplacement – le parti hanno previsto la possibilità di operare attraverso i fondi interprofessionali Nelle imprese che invece operano in aree di crisi industriale complessa e non complessa, laddove vi siano concrete possibilità di rilancio delle attività produttive, si propongono, oltre alla ricollocazione e alla formazione, anche alcuni correttivi alla disciplina degli ammortizzatori sociali.
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