(Trionfo di Bacco di Paolo Domenico Finoglio conservato al Prado.) Al Castello di Conversano e alla vicina chiesa di San Giuseppe, paese gioiello della provincia di Bari dove si è appena concluso il festival delle idee Lector in fabula, è in corso, fino al 30 settembre, la mostra “Artemisia e i pittori del Conte”, la collezione di Giangirolamo II di Acquaviva D’Aragona, a cura di Viviana Farina e Giacomo Lanzilotta con la collaborazione di Nicola Cleopazzo, con la realizzazione, organizzazione e coordinamento di Lella Lestingi e Carlo Mansueto e il restauro delle opere da parte di Roberto Bellantuono. La mostra prende spunto dal ritrovamento di un inedito dipinto di Artemisia Gentileschi (Roma 1593-Napoli? Post 1654) appartenuto alla collezione del Conte di Conversano (1600-1665) e di cui si trova traccia in un inventario del 1666 conservato presso l’Archivio di Stato di Napoli. Grande mecenate e collezionista, nel tempo la famiglia per ragioni economiche cominciò a vendere delle opere e la collezione fu dispersa.
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