Oscar Farinetti Si dice che negli ultimi due anni almeno 10 gruppi industriali internazionali, di matrice americana (tra i quali Wal-Mart) e cinese si siano fatti avanti per comprare Eataly da Oscar Farinetti e dai suoi figli Andrea, Francesco e Nicola, che da tre anni detengono il 60% della holding Eatinvest. Lo ha scritto MF Milano Finanza in edicola dallo scorso sabato 23 gennaio, precisando che le ripetute offerte sono iniziate subito dopo il marzo 2014, cioé dall’ingresso nel gruppo piemontese di Tamburi Investment Partners, che allora aveva organizzato una cordata di imprenditori raccolti nel veicolo ClubItaly, che aveva investito 120 milioni di euro per il 20% della società (si veda altro articolo di BeBeez). La catena di negozi di cibo italiano d’alta gamma ha chiuso il 2015 con un giro d’affari consolidato di 400 milioni e un margine operativo lordo di 35 milioni. E nel settore della gdo alimentare le società sono valutate e vendute a multipli pari a 2 o 3 volte il fatturato. Quindi, per Eataly si tratterebbe di un valore vicino o di poco superiore a un miliardo di euro, stando ai valori attuali. Tuttavia, la società presieduta da Andrea Guerra conta di arrivare, nell’arco di due o al massimo tre anni, a generare ricavi compresi tra gli 800 milioni e 1 miliardo, grazie alle prossime aperture di Londra, Mosca, Parigi e il raddoppio della presenza a New York.
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