Secondo alcune stime, in Lombardia lavorano 177mila badanti. “Ma è impossibile avere numeri certi – osserva Grazia Alessandrini, responsabile del Centro Assistenza Lavoro Familiare della Cisl bresciana – non solo per il lavoro sommerso o irregolare, ma anche perché le realtà che se ne occupano sono tantissime, dalle agenzie interinali alle onlus, dalle associazioni di volontariato agli sportelli sindacali come il Calf Cisl, e mai sono state chiamate a coordinarsi. Noi, ad esempio, siamo certi unicamente delle 1.200 buste paga che gestiamo mensilmente, anche se l’attività di consulenza e di informazione porta nei nostri uffici moltissime badanti e moltissime famiglie”. La questione dei numeri è tornata d’attualità perché la Giunta regionale ha deliberato ieri un provvedimento che prevede l’attivazione di sportelli e registi territoriali per le assistenti famigliari e un piano di azioni per la promozione di percorsi formativi, per il contrasto al lavoro sommerso e irregolare, per il sostegno economico a favore delle persone assistite e delle loro famiglie
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