Bebeez ospita Bernardo Giusti. 2. A mia figlia Teresa: un’apparente insensatezza





Oscilliamo, piume provvisorie di pavone, come spicchi di ruota e vanità, vano è il tutto, diceva il poeta, e noi è questo che siamo, un vortice che gira su se stesso in attesa dell’arresto. Va bene, siamo mortali, nel labirinto aperto che si schiude a un avvenire d’eternità o forse di un nulla eterno, ma comunque infinito. In quest’ingorgo di senso, ci dimeniamo, attorcigliandoci, Tesei esistenziali, nel filo scarlatto della bella Arianna: noi non meritiamo la voce di un Dio che ci guidi, né il mormorare di un’indicazione di massima, quel che ci è dato, unicamente, è il riardere di un gorgo che c’incatena.

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Pubblicato il: 1 Agosto 2020

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