Definiamo la Finanza comportamentale, o Behavioral Finance, come quella branca degli studi economici che indaga i comportamenti dei mercati finanziari includendo nei propri modelli i principi di psicologia, sociologia e finanza, nonostante il cuore della materia rimane comunque la finanza. La finanza comportamentale mira a migliorare la comprensione dei mercati finanziari e dell’agire dei suoi operatori applicando elementi appartenenti alle scienze comportamentali come psicologia e sociologia. Gli errori nelle scelte di investimento La Finanza comportamentale è in contrasto con quanto proposto dalla teoria classica della finanza che spiega i comportamenti degli operatori economici, assumendo che essi siano razionali e si comportino in funzione di massimizzare l’utilità delle scelte e che, di conseguenza, i mercati siano efficienti. A differenza della teoria classica che è una teoria normativa, dettante le regole per ottenere la massima utilità attesa dalle decisioni finanziarie, quella di finanza comportamentale è una teoria descrittiva e ha come obiettivo quello di descrivere e spiegare i comportamenti prevalenti in ambito finanziario. Nel corso degli anni tuttavia questa scienza è diventata più organica ed ha cominciato anche a sviluppare e proporre soluzioni ai maggiori bias da essa rilevati e descritti. Nella Finanza comportamentale gli errori nelle scelte di investimento vengono suddivisi in 3 maxi categorie: Errori cognitivi ed emozionali Errori di preferenza Le euristiche Ciascuna maxi categoria ha al suo interno una serie di errori che gli investitori fanno nel trading borsistico.
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