
Non si capisce cosa sia questa spasmodica ricerca di un leader della sinistra, cioè di quell’ammasso informe di sigle e siglette rissose e cacofoniche, dai nomi improbabili e impronunciabili, che orbitano alla sinistra di Renzi. Sono così impegnate a litigare, a porsi veti e a tagliarsi la strada da non accorgersi che un leader ce l’hanno già. Non Giuliano Pisapia, il Parolaio Rosa, di cui ancora non s’è capito quasi nulla, anche perché impiega un quarto d’ora solo per dire ciao. Ma Pier Luigi Bersani, affiancato da volti nuovi come Anna Falcone e Tomaso Montanari, simboli del No al referendum (quando Pisapia votò Sì, riuscendo a far sembrare D’Alema un pischello). (…) L’altra sera Bersani era a In onda estate, su La7
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