E’ passato di mano ufficialmente martedì 26 aprile per 3 milioni di euro il marchio Girmi, nome noto del settore piccoli elettrodomestici da cucina, messo in vendita insieme a un brevetto, dal gruppo Bialetti, noto produttore delle moka dell’omino con i baffi (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione si inserisce nell’ambito dell’accordo di ristrutturazione del debito siglato con le banche nel 2014 e modificato lo scorso dicembre sulla base dell’art. 67 della Legge Fallimentare. A comprare è stata Trevidea srl, società controllata da Giuliano Vaccari, a sua volta specializzata in piccoli elettrodomestici da cucina a marchio Trevi e G3 Ferrari. Il corrispettivo incassato da Bialetti non serve a intaccare il monte di debito che ancora grava sul gruppo (a fine febbraio il debito finanziario netto era di 89 milioni di euro dagli 81,5 milioni di fine 2015, a fronte di 172,4 milioni di ricavi consolidati, di 20,3 milioni di ebitda e di 4 nilioni di utile, si veda qui il comunicato sul bilancio 2015), tuttavia è un primo segnale di svolta, perché comunque tutto quanto incassato andrà in abbattimento del debito
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