Dopo Advent e Tpg, sul dossier Esselunga si fa avanti Blackstone. Lo ha scritto ieri MF Milano Finanza, precisando che il gruppo di private equity sarebbe interessato alla sola parte retail e cioè la gestione dei 153 store e punti vendita, oggi in capo a La Villata Partecipazioni, la cassaforte di famiglia, che possiede anche 83 degli immobili nei quali hanno sede i supermercati e che invece non farebbero parte della trattativa. Per l’operazione Blackstone avrebbe messo sul piatto 6 miliardi di euro, cioé almeno 9,5-10 volte l’ebitda 2015, anno in cui il gruppo aveva un debito netto di soli 116 milioni. Nei mesi scorsi, si diceva, il fondatore di Esselunga, Bernardo Caprotti (91 anni il prossimo 7 ottobre), ha ricevuto le avances di Advent International e più di recente quelle di Tpg, che a questo fine ha dato mandato a Morgan Stanely (si veda Repubblica).
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