Caffè Lietta, la fantasia in azienda





A Firenze da qualche mese c’è un nuovo caffè e di per sé non farebbe notizia, al di là dell’eleganza e cura dell’ambiente e della strepitosa pasticceria. Il Caffè Lietta, eredità dell’istituzione fiorentina di Giacosa, dal 1815, non è solo un caffè, quanto un luogo di incontro per tutti, per rilanciare il quartiere, per riproporre l’idea storica del caffè letterario e artistico e racconta una storia imprenditoriale di famiglia, dove arte e lavoro si sono intrecciate da qualche generazione. “La storia parte dal Caffè Giacosa, in via Tornabuoni, con l’entrata su via della Spada – ci ha raccontato Lucilla Tacconi, socia insieme alla sorella Francesca del nuovo locale – un’istituzione a Firenze dove io sono stata per 16 anni con Giacosa, il caffè che vide la nascita del cocktail Negroni, che ha recentemente festeggiato i 100 anni. Io sono la nipote di Roberto Cavalli, fratello di mia mamma Lietta che dà il nome al caffè. Una storia di affetti e un’eredità di esperienza – la gestione Cavalli ha chiuso nel 2017 – che non volevo disperdere, a cominciare dal capitale umano, i ‘ragazzi di Giacosa’, primo tra tutti il pasticcere Giuseppe Schiaratura, la cui arte oggi si sta perdendo rispetto al valore dell’artigianalità; accanto allo chef Nicola Chellini e al barman Riccardo Banducci.

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Pubblicato il: 3 Giugno 2019

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