Il Tribunale di Bergamo ha rinviato di una settimana, dal 15 al 22 settembre l’udienza sul piano concordatario proposto da Cartiere Paolo Pigna (si veda Quotidiano Nazionale, edizione di Sondrio), che era stata ammessa alla procedura di concordato preventivo a fine gennaio (si veda altro articolo di BeBeez). Contestualmente l’azienda è stata invitata a presentare un piano aggiornato. La decisione è dovuta al fatto che negli ultimi mesi si sono moltiplicate le manifestazioni di interesse per la società in difficoltà, rispetto allo scorso dicembre quando l’azienda di Alzano Lombardo aveva depositato il suo primo piano concordatario, dal quale emergeva che la tedesca Bavaria Industries Group aveva avanzato una manifestazione di interesse formale. A fine giugno, infatti, il fondo Idea Ccr (Corporate credit recovery), gestito da Idea Capital Funds sgr in alleanza con Bayside Capital (gruppo Hig Capital), e dedicato alla ristrutturazione industriale e finanziaria di aziende in tensione finanziaria, ma con fondamentali industriali solidi, aveva annunciato la sigla di una serie di accordi con un gruppo di banche per rilevare i crediti deteriorati nei confronti di otto società, tra le quali c’era anche Cartiere Paolo Pigna (si veda altro articolo di BeBeez). A inizio agosto, però, la stampa locale (si veda BergamoNews) aveva riferito che il fondo Idea Ccr ha acquistato dalle banche crediti per 10 milioni di euro verso Pigna e che nel frattempo sono arrivate manifestazioni di interesse per la società anche da parte del gruppo francese Hamelin e del gruppo russo Academy. Cartiere Pigna è oggi controllata dal presidente e amministratore delegato Giorgio Jannone, deputato di Forza Italia, e ha chiuso il 2014 con ricavi consolidati per 56,2 milioni (38,8 milioni la spa), un ebitda negativo di 576 mila euro (-1,73 la spa) e una perdita di 3,3 milioni (-2,8 milioni la spa dopo i 3,6 milioni di perdita del 2013), a fronte di un debito finanziario netto di 28,8 milioni (fonte: Leanus)
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