Cartolarizzazioni sempre più al centro dell’attività di cessione di Npl e Utp delle banche. Ecco i temi più caldi da affrontare





Luigi Bussi di Luigi Bussi, Gruppo Banca Finint E’ notizia di queste settimane che diverse primarie banche italiane sarebbero ormai pronte ad avviare una nuova tranche di cessioni di crediti deteriorati da qui alla fine dell’anno. Il motivo è evidentemente da ricercare nelle stime economiche degli ultimi mesi, secondo le quali risulterebbero in arrivo nuovi flussi di crediti deteriorati, a partire dai circa 300 miliardi stimati di crediti su cui è scattata la moratoria Covid (si veda qui il comunicato stampa diffuso a cura del Servizio segreteria particolare del direttorio e comunicazione della Banca d’Italia il  30 settembre 2020) e che risulterebbero ora, in parte, a rischio default. Per far fronte a tali sviluppi, è naturale pensare che numerosi istituti facciano ricorso, e diversi lo hanno già annunciato, allo strumento della cartolarizzazione assistita dalla GACS al fine di ridurre il peso delle sofferenze.

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Pubblicato il: 3 Novembre 2020

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