Chi investe in open innovation grazie alle startup italiane





Sono ancora molto pochi gli investimenti di open innovation, cioé di innovazione in azienda grazie alla collaborazione con altre aziende, spesso appena nate, sancita da un investimento azionario. Si tratta infatti di un approccio che è già ben radicato nelle grandi imprese e anche in parecchie imprese di medie dimensioni, ma che invece è ancora poco diffuso tra le aziende di più piccole dimensioni. Basta anche solo guardare a quali sono le aziende che si affidano a H-Farm  per strutturare programmi di accelerazione di startup attive nei rispettivi settori (da Cisco a Deutsche Bank e Technogym) o che coinvestono con Digital Magics nell’ambito dell’Angel network (come Rcs, Gruppo Uvet, Nice, Tamburi Investment Partners, Gruppo Banca Sella, Creval o Unicredit).  E basta guardare a quali imprese hanno investito in startup italiane spesso al fianco di fondi di venture capital o di network di business angel, come i casi citati nella tabella in pagina, elaborata sulla base del database di BeBeez per l’articolo di MF Milano Finanza in edicola da sabato 11 febbraio.

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Pubblicato il: 13 Febbraio 2017

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