Come cambia lo smart working con la legge del 2017





Per alcuni è già realtà, per altri un lontano miraggio. Lo smart working in Italia è stato finalmente regolamentato con la legge n. 81 del 21 maggio 2017, ma le novità introdotte da queste regole spesso vanno in contrasto con quando oggi accade nelle aziende.Dopo l’approvazione della legge infatti è necessario mettere sotto esame gli accordi aziendali, in particolare sui temi legali ad orario, luogo di lavoro e livelli retributivi. Rispetto a quanto definito dalla legge, che prevede una modalità di esecuzione del lavoro in cui la scelta dell’orario e del luogo di lavoro sono a discrezione del dipendente, in molte aziende il funzionamento del lavoro agile prevede solo alcuni giorni della settimana (in gran parte dei casi solo un giorno).Vediamo più in dettaglio i punti più importanti, relativi agli accordi di smart working aziendale, che dovranno essere evitati o rivisti con il legge n.81/2017.Da evitare:Orario di lavoro: nel caso gli accordi di lavoro agile prevedano uno specifico orario, non è possibile escludere il pagamento del lavoro straordinario. Se quest’ultimo non deve essere pagato allora non ci deve essere orario di lavoro (cioè l’orario deve essere definito dal dipendente).

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Pubblicato il: 23 Ottobre 2017

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