La catena di supermercati TuoDì (gruppo Dico) ha chiesto il concordato in continuità. Lo ha comunicato ieri l’azienda ai sindacati con una lettera in cui precisa anche che “in attesa della redazione del piano concordatario previsto, come prima azione ci vediamo costretti a chiudere momentaneamente e con decorrenza immediata una parte dei punti vendita sprovvisti del minimo assortimento merci necessario, per concentrarci sul rifornimento degli altri”. Si tratta di ben 123 punti vendita (si veda qui il comunicato dei sindacati e l’elenco dei punti vendita in chiusura). Visto l’impatto sociale della decisione, è stato convocato un incontro al Ministero dello sviluppo economico il prossimo 19 luglio I soci di Dico spa, guidati dal presidente e amministratore delegato Antonino Faranda, avevano incaricato la scorsa primavera Rothschild perché trovasse un compratore (si veda altro articolo di BeBeez), ma al momento non si hanno notizie su questo fronte. TuoDì non è riuscita a raggiungere gli obiettivi di un piano di ristrutturazione industriale e finanziaria avviato nel 2014 (perdita di 47,48 milioni che si sommava al rosso di 33,7 milioni del 2013) e che avrebbe dovuto portare al pareggio di bilancio proprio quest’anno
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