Il crowdinvesting (equity crowdfunding, lending crowdfunding e invoice trading) nel mondo ha raccolto circa 28 miliardi di dollari nel 2015, dopo i 22,2 miliardi del 2014 e i 3,9 miliardi del 2013. In Italia questo mercato dalla sua nascita (2014) ha raccolto in totale poco meno di 45 milioni di euro, ma sta crescendo a un ritmo esponenziale. I numeri sono stati presentati ieri da Giancarlo Giudici, responsabile dell’Osservatorio Crowdfunding del Politecnico di Milano, che ieri ha presentato il primo rapporto sul crowdinvesting in Italia (scarica qui il Rapporto). Più nel dettaglio, l’equity crowdfunding a livello mondiale ha determinato la raccolta di 2,56 miliardi di dollari l’anno scorso, mentre in Italia le piattaforme hanno raccolto dall’inizio della loro operatività solo 5,6 milioni di euro spalmati su 19 campagne chiuse con contro 17 chiuse senza successo e 12 ancora aperte. Di queste, a metà giugno ben 3 avevano raggiunto la soglia minima di successo (le startup CleanBnB su Crowdfundme, Papem su Equinvest e il veicolo d’investimento Club Italia Investimenti 2 su Mamacrowd). Due di queste (CleanBnB e Club Italia Investimenti 2) avevano già superato il target di raccolta
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