Debito Rcs, dopo gli ok delle prime due banche, gli altri attesi entro entro il 7 giugno





Il titolo Rcs a Piazza Affari Mentre il titolo Rcs ieri ha chiuso con un altro  rialzo del 3,1% a 0,715 euro per azione, dopo aver toccato un massimo a 0,73 euro, con il mercato che scommette su un rilancio da parte di Cairo Communication rispetto alla contro-opa a 0,70 euro di Investindustrial e i quattro soci storici del gruppo media, questa mattina Rcs su richiesta della Consob,  ha comunicato che due banche finanziatrici hanno dato il loro via libera alla pratica di rimodulazione delle linee di credito. Nel dettaglio, Rcs ha comunicato che Banca Imi, che agisce “ai sensi del contratto di finanziamento del 14 giugno 2013″, ha informato “la società che in merito ai principali termini e condizioni relativi alla pratica di rimodulazione del contratto” in essere, due banche hanno deliberato in maniera positiva, mentre le altre “procederanno a sottoporre la pratica di rimodulazione ai rispettivi organi deliberanti nel periodo ricompreso fra il 20 maggio e il 7 giugno 2016″. Il valore complessivo del finanziamento è fino a 352 milioni di euro, ripartito in una linea term fino a 252 milioni e una linea revolving fino a 100 milioni. Il ‘term sheet’ sul debito su cui Rcs e banche hanno trovato l’accordo  prevede una proroga della scadenza a fine 2019 e il rimborso immediato della linea di credito legata alle cessioni, aveva detto l’amministratore delegato di Rcs, Laura Cioli nel corso della conference call sui conti del gruppo lo scorso 11 maggio. L’accordo, aveva spiegato, prevede una progressiva riduzione dei costi basata sulla riduzione del debito prevista dal piano

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Pubblicato il: 19 Maggio 2016

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