Decreto Crescita, non ci sono più le norme sui PIR e sugli investimenti dei fondi pensione in economia reale





A 20 giorni dall’approvazione del Decreto Crescita in Consiglio dei ministri, “salvo intese” (si veda altro articolo di BeBeez), il testo è stato finalmente circolato lo scorso 24 aprile (scarica qui l’articolato) e, come già segnalato da BeBeez, nel nuovo articolato non si fa parola né della modifica alla disciplina dei PIR  (art. 13 del vecchio articolato) nè della misura per incrementare gli investimenti qualificati di enti privati di previdenza obbligatoria nell’economia reale (art. 13 bis del vecchio articolato). In particolare, la precedente versione del testo del Decreto Crescita prevedeva una rimodulazione progressiva della quota di investimenti qualificati dei PIR da destinare ai fondi venture capital e agli strumenti finanziari negoziati sui sistemi multilaterali di negoziazione (come Aim Italia ed ExtraMot Pro), per arrivare gradualmente alla percentuale del 3,5% per ciascuno introdotta con la Legge di Bilancio 2019, questo al fine di consentire una maggiore capacità di assorbimento da parte del mercato del venture capital e dell’Aim Italia (si veda altro articolo di BeBeez). Tutto quindi viene eventualmente rimandato al decreto attuativo delle norme di cui peraltro non si è più sentito parlare (si veda qui la bozza di decreto e altro articolo di BeBeez). 

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Pubblicato il: 26 Aprile 2019

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