Dedalus Holding, controllante del nuovo gruppo Dedalus-Noemalife, leader in Europa nei sistemi informativi nel settore sanitario, rifinanzia il debito con un bond da 72 milioni di euro a scadenza ottobre 2023 e cedola 12% quotato da ieri al Terzo Mercato della borsa di Vienna. Lo scrive oggi MF Milano Finanza, precisando che l’emissione è stata strutturata da Tikehau Capital e interamente sottoscritta dai fondi gestiti dall’asset manager francese, in particolare dal terzo fondo di direct lending che ha chiuso la raccolta lo scorso settembre a 610 milioni di euro. Il gruppo, nato dall’integrazione con Noemalife, a valle dell’opa condotta sull’Aim la scorsa estate, conta di chiudere il 2016 con un fatturato di oltre 170 milioni di euro e un ebitda di oltre 40 milioni. Sempre la scorsa estate il controllo del gruppo era passato ad Ardian, che aveva acquisito il 60% di Dedalus Holding, rilevando, tramite Ardian LBO Fund VI, il 14% del capitale da HC Leo sa (Hutton Collins Partners e The Three Hills Capital Partners), il 35,59% da Mandarin Capital Partners e il 10,41% da Health Holding Company srl, controllata da Giorgio Moretti, fondatore e amministratore delegato di Dedalus, che (sempre tramite HHC srl) ha mantenuto il 40% e le sue cariche manageriali. In quell’occasione, Tamburi Investment Partners aveva ceduto a Dedalus spa la sua quota del 14,94% del capitale di NoemaLife e aveva contestualmente erogato a Dedalus Holding un vendor loan da 9,2 milioni convertibile in azioni di Dedalus spa. MF Milano Finanza riferisce che, considerando il rifinanziamento e il vendor loan in capo a Dedalus Holding e il finanziamento di Bnp Paribas a Dedalus spa a supporto dell’acquisizione di NoemaLife, il debito finanziario netto consolidato del gruppo a fine anno sarà inferiore a 4,5 volte l’ebitda.
Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte: