E’ stata una relazione intensa e appassionata quella con cui Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl ha aperto oggi pomeriggio a Roma il Congresso nazionale dell’organizzazione. Furlan ha ribadito l’allarme sul destino dei tanti lavoratori e i pensionati italiani a rischio povertà e la richiesta di una “radicale riforma fiscale in funzione redistributiva a favore delle aree sociali medie e basse” con il taglio dell’Irpef: “Dal 1973 ad oggi – ha osservato – i redditi massimi hanno goduto di 29 punti percentuali di sgravio fiscale, al contrario, i redditi minimi hanno avuto un aggravio di 13 punti” e l’evasione fiscale è stimata in 110 miliardi di euro annui. Attraverso la leva fiscale si deve fare “una profonda operazione redistributiva”, necessaria per far fronte alle crescenti disuguaglianze sociali. Sul fisco la Cisl è pronta “da subito a definire con Cgil e Uil una piattaforma unitaria, sostenuta e condivisa con lavoratori e pensionati”. Con le altre organizzazioni sindacali la Cisl intende anche proseguire l’impegno sulla revisione del sistema previdenziale: “Nessuno – ha detto la leader della Cisl – pensi di non completare questo percorso”
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