(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); Come tutti ormai sapranno, dal primo gennaio 2016 è ufficialmente attivo il bail in, sistema tramite il quale sarà possibile gestire in maniera controllata una crisi bancaria. Le “gestione controllata” tuttavia mette a rischio i depositi dei risparmiatori che dovranno stare un pò più attenti a come e dove mettere i propri risparmi. Un accorgimento intelligente sull’allocazione della liquidità è per esempio, quello di aprire più conti avendo accortezza di non superare la soglia dei 100mila euro. Come funziona il bail inIl bail in è uno strumento di salvataggio ideato solo per essere utilizzato in casi estremi, nei quali non ci sia davvero più nulla da fare (azioni di vigilanza, aumenti di capitale) per fronteggiare la crisi di un istituto bancario.Il bail-in permette quindi in maniera gerarchica, partendo da azioni e strumenti di capitale -> Titoli subordinati -> Obbligazioni ed altre passività -> Depositi di privati e imprese, le seguenti attività:(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); la riduzione del valore delle azioni e di alcuni crediti o la loro conversione in azioni, la cancellazione delle obbligazioni e la modifica della scadenza delle stesse, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi diventano pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio. azzeramento degli importi dei conti correnti, di risparmio e di deposito eccedenti il saldo di 100mila euro Nella sostanza lo Stato potrà venire in aiuto di una banca o di una impresa di investimento solo se prima una quota delle perdite sarà stata sostenuta dagli azionisti e dai creditori delle stesse
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