Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha costituito il Comitato di coordinamento per il Fintech allo scopo di favorire l’introduzione di servizi e modelli operativi innovativi nel settore finanziario e assicurativo basati sulle tecnologie digitali (scarica qui il comunicato stampa) Il Comitato è nato con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra Tesoro, Banca D’Italia, Consob, Ivass, Agcm, Garante per la Protezione dei dati personali, Agenzia per l’Italia Digitale e Agenzia delle Entrate. L’iniziativa consolida il processo di collaborazione già in atto tra le autorità e le amministrazioni pubbliche nell’ambito del tavolo di lavoro dedicato al fintech, avviato a luglio dello scorso anno, orientato al confronto diretto con gli operatori del comparto delle tecnologie e del settore finanziario e assicurativo (si veda qui il comunicato stampa). Il protocollo d’intesa più nel dettaglio nasce perché: “è in forte crescita la creazione di società fintech, in gran parte startup, che offrono tecnologie, servizi e prodotti innovativi al settore bancario, della finanza, assicurativo e della gestione del risparmio, incentrati sul ricorso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”; “le banche e gli altri intermediari finanziari guardano con crescente interesse al settore finTech per le possibilità che esso offre di sviluppare modelli di business competitivi ed efficienti e, quindi, di sostenere modelli reddituali coerenti con i principi di sana e prudente gestione”; “lo sviluppo del settore fintech richiede un quadro di regole e di vigilanza improntato a principi di neutralità, concorrenza e proporzionalità nonché in grado di conciliare le esigenze di trasparenza del mercato con quelle di presidio dei rischi connessi con l’utilizzo di tecnologie innovative”. Il Comitato ha lo scopo di sviluppare una visione complessiva del settore al fine di favorirne la crescita e di garantire adeguati livelli di tutela dei consumatori, della stabilità e della concorrenza, fermi restando i compiti di carattere amministrativo o autorizzativo delle singole Amministrazioni aderenti al protocollo. Con l’istituzione del Comitato si dà attuazione anche in Italia al Piano d’azione Fintech della Commissione europea, che prevede iniziative dei singoli Stati membri per facilitare l’innovazione attraverso pratiche di coordinamento tra i supervisori, di disseminazione dell’informazione sulle tecnologie innovative e di definizione di regole che facilitino l’affermazione del comparto. Sinora in Italia le varie Authority avevano affrontato la questione in ordine sparso.
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