Fonte di finanziamento preferita per supportare l’m&a Nonostante le brutte esperienze con il sistema bancario negli anni passati, sono ancora sempre le banche il primo interlocutore degli imprenditori veneti, quando pensano a un supporto finanziario per condurre acquisizioni. E’ il risultato chiaro di un’indagine recente condotta da CUOA Business School e da Adacta Advisory su un campione di 113 pmi, composto per la maggior parte da aziende venete. Alla domanda su quale fosse la fonte principale di finanza per supportare una campagna di m&a, gli imprenditori e i manager delle aziende interpellate, che potevano dare una risposta multipla, hanno messo al primo posto le banche (61%), seguite dal supporto dei soci attuali (56$) e solo in terza battuta dai fondi di private equity (35%). Borsa, minibond e altre fondi di debito alternative restano invece parecchio indietro. Il paradosso, però, è che gli stessi imprenditori, alla domanda su quale potrebbero essere gli ostacoli alla realizzazione dei loro progetti di crescita per acquisizioni, segnalano la mancanza di manager dedicati e la difficoltà a reperire mezzi finanziari. I bravi operatori di privare equity sono proprio in grado di portare sia capitali sia risorse manageriali.
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