A sorpresa, invece che i francesi di Compagnie financière Richemont, come si immaginava la scorsa primavera (si veda altro articolo di BeBeez), sono stati i cinesi di Gangtai ad aggiudicarsi il controllo di Buccellati, la storica maison di gioielli e orologi di lusso, di cui Clessidra aveva acquistato nel 2013 una quota del 67% lasciando alla famiglia il restante 33% (si veda altro articolo di BeBeez). L’annuncio è stato dato dall’sgr e dalla famiglia congiuntamente venerdì 23 dicembre, precisando che la cessione riguarda una quota azionaria pari all’85% di Buccellati Holding Italia. Nell’ambito dell’accordo, i venditori manterranno il restante 15% delle azioni. I termini finanziari dell’operazione non sono stati resi noti, ma diverse fonti parlano di un multiplo di valutazione pari a 6,6 volte il fatturato del 2015 cioé 270 milioni di euro (si veda Reuters). Buccellati Holding aveva infatti chiuso il 2015 con ricavi consolidati per 40,9 milioni di euro (da 33,2 milioni del 2014), un ebitda negativo di 5,7 milioni (da -3,1 milioni) e un utile netto di 3,2 milioni (da una perdita di 7 milioni), a fronte di un debito finanziario netto di 3,5 milioni in significativo calo dai 26,8 milioni del 2014 (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente). Altre fonti parlano anche di un equity value di 230 milioni (si veda MF Milano Finanza), il che fa immaginare che la pfn sia attualmente negativa per circa 40 milioni, con i venditori che hanno incassati 195,5 milioni di euro per la loro quota dell’85% di equity ceduta (Clessidra aveva investito 80 milioni di euro di equity per il 67% del capitale nella primavera del 2013)
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