La famiglia Merloni si prepara a uscire dal capitale di Panini, lo storico gruppo modenese leader mondiale delle figurine. Lo scrive oggi MF Milano Finanza, sottolineando che l’uscita dei Merloni è contestuale a un’operazione di leveraged buyout del controvalore complessivo di 755 milioni, che è stata approvata di recente dai soci dello storico e famoso marchio emiliano che stampa anche le strisce di Topolino e dei fumetti Marvel e ha chiuso il 2014 con 758 milioni di ricavi e un ebitda di 198 milion, grazie all’enorme impatto positivo sui conti dei Mondiali di Calcio. Proprio grazie ai supernumeri del bilancio 2014, lo scorso ottobre sul mercato si erano tornati a diffondere voci circa la possibilità che il gruppo potesse aprire il capitale ai fondi di private equity (si veda altro articolo di BeBeez), ma al momento non è ben chiaro quale investitore abbia finanziato l’operazione, che si presenta molto complessa. L’azienda di Modena, tramite la Id4 Investimenti faceva riferimento da una parte alla Fineldo (finanziaria della famiglia Merloni) e dall’altra all’amministratore delegato Aldo Hugo Sallustro. Ma dai documenti societari consultati da MF Milano Finanza risulta che lo scorso 26 gennaio la newco Dolly srl, inizialmente controllata da Anna Baroni (presidente di Panini) e Maria Teresa Baroni e oggi invece facente capo a Cordusio Fiduciaria, ha avviato la fusione per incorporazione delle controllate Waterfall Investments e Artemis Connection, della sub-holding Id4 Investimenti e della società operativa Panini spa nella nuova capogruppo Dolly. Quest’ultima nel frattempo aveva rilevato dai vecchi soci l’88% sia di Waterfall sia di Artemis, dopo che questi due veicoli finanziari erano stati rimpatriati, a inizio gennaio, dal Lussemburgo.
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