
Il profeta nazionale della trasgressione si mostra stasera ai suoi fedeli circondato da uno sbarramento di divieti più consono al raduno di una chiesa evangelica che a un concerto rock. Le ragioni sono evidenti, ma il contrappasso e il paradosso egualmente fortissimi, per noi che amiamo Vasco senza ormai più neanche chiederci perché. Oggi a Modena sarà proibito fare quasi tutto ciò che di solito è permesso. Avere uno zaino sulle spalle, condurre un animale al guinzaglio, guidare una bicicletta e sguainare una di quelle protesi dell’ego altrimenti note come «prolunghe da selfie». Severamente vietato intrufolarsi in un sacco a pelo, compreso il proprio, e aprire ombrelli in caso di pioggia. Ma si sa come va a finire, con i divieti.
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