Il Non Senso della Vita 3.0 di Piergiorgio Odifreddi – Letture per l’estate e per la vita





Borges si domanda, nel racconto La biblioteca di Robinson (1940), quali sarebbero i tre libri che un naufrago vorrebbe avere su un’isola deserta, e si risponde così: “Per quel tragico uomo in isolamento nulla è tanto pericoloso quanto il ricordo. Libri di passione, libri di rapporti umani, non otterrebbero altro che farlo disperare. Dunque, niente libri che implichino il rapporto uomo-uomini: solo libri che implichino il rapporto uomo-Dio, uomo-numeri, uomo-Universo. Niente libri che si lascino leggere facilmente e subito si esauriscano: solo libri che è necessario conquistare poco a poco, e che possono popolare gli anni identici. Propongo dunque questa lista: 1) un libro matematico (forse di Russell); 2) un libro metafisico (forse di Schopenhauer); 3) un libro di storia sufficientemente remota (forse di Plutarco)”.La descrizione che Borges fa dei libri adatti a Robinson coincide quasi perfettamente con la definizione della divulgazione scientifica, e due terzi dei nomi che egli propone sono esempi archetipici dei grandi divulgatori antichi e moderni. Il primo è Plutarco, autore di un dialogo su Il volto della Luna che riassumeva le più avanzate teorie astronomiche del suo tempo, in seguito dimenticate dai medievali e riscoperte dai moderni.

Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte:









Continua

Pubblicato il: 25 Luglio 2017

Potrebbero interessarti anche»