Il Teatro sull’Acqua di Arona, un palcoscenico sul Lago





Il teatro come marketing del territorio, una città che diventa un grande palcoscenico sull’acqua, la sfida all’organizzazione post confinamento con la voglia di ripartire. Dal 9 al 13 settembre scorso si è tenuta la decima edizione e Arona è tornata a essere Città Teatro , con un anniversario importante da festeggiare: incontri di teatro e parola da celebrare con la direttrice artistica Dacia Maraini e con una nuova produzione teatrale sull’acqua con Un tagliatore di teste sul Lago Maggiore , un racconto magico, tenero e poetico di Dacia Maraini , ispirato al teatro No giapponese, dove il dialogo tra la vita e la morte è costante senza necessariamente una prospettiva lugubre, che in questo momento storico, diventa anzi una metafora della condizione umana. Anche l’ultimo libro di Dacia Maraini, Trio, storia di due amiche, un uomo e la peste di Messina – pubblicato da Rizzoli – che segna il ritorno al romanzo storico per la scrittrice, ambientato durante la peste siciliana del 1743, sottolinea il dialogo e l’impegno politico letterario della direttrice artistica del festival di Arona.

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Pubblicato il: 19 Settembre 2020

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