In treno con il chip sottopelle: la scelta di 3 mila svedesi





La compagnia ferroviaria di Stato svedese «SJ» ha cominciato ad accettare biglietti caricati su microchip impiantati nella mano dei viaggiatori. Bisogna essere iscritti al programma di fedeltà, e avere già il microchip. In Svezia sono circa già 3.000 le persone dotate del microchip (che usa la tecnologia NFC Near Field Communication, quella delle carte di credito) e passate quindi allo stadio di cyborg, cioè organismi cibernetici composti da corpo naturale e uno o più elementi artificiali. Niente di così diverso, in teoria, dai pazienti cardiaci che da decenni vivono con un pacemaker o un defibrillatore impiantato nel torace e collegato al cuore. Quelle però sono tecnologie avanzate e costose destinate a salvare la vita del malato, mentre nel caso svedese si tratta di un piccolo congegno grande quanto un chicco di riso, del costo di circa 150 euro, che serve per rendere più facili alcune operazioni della vita quotidiana. Dopo gli orologi connessi che monitorano il sonno e il battito cardiaco o il riconoscimento facciale usato per fare acquisti o il check-in agli aereoporti (lo usa la Finnair), i microchip simili a quelli usati da anni sugli animali vengono impiantati nell’uomo per aprire e chiudere le porte degli uffici senza bisogno di digitare un codice, accendere e spegnere le luci, pagare il caffé alla macchinetta e adesso, appunto, mostrare il biglietto al controllore delle ferrovie di Stato svedesi.Le funzioni del microchipI passeggeri possono comprare il biglietto sul web o sull’applicazione «SJ», e una volta connessi con il loro numero di programma fedeltà il titolo di trasporto viene caricato sul microchip

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Pubblicato il: 6 Ottobre 2017

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