“La sentenza definitiva della strage di Piazza Loggia è un simbolo: l’affermazione della legge, della fatica di tanti magistrati che hanno cercato di far luce su un delitto orrendo che ha segnato questa città”. Lo ha ricordato questa mattina il presidente della Corte d’Appello di Brescia Claudio Castelli nella cerimonia di apertura dell’Anno giudiziario. Alla cerimonia era presente il segretario Cisl Alberto Pluda e, per la Segretria provinciale della Cisl Funzione Pubblica, Marcello Marroccoli. Castelli ha anche sottolineato che quella del distretto di Brescia – formato dai tribunali di Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona – è una delle realtà italiane in cui la giustizia funziona, con difficoltà, ma funziona: “I dati di quest’anno – ha aggiunto – sono complessivamente positivi, ma occorre un salto di qualità” per arrivare all’obiettivo di tempi di giudizio più rapidi. Per quel che riguarda i numeri, il presidente della Corte d’Appello ha confermato nel distretto la diminuzione di rapine e i furti, l’aumento da 429 a 500 delle denunce per reati sessuali, 69 iscrizioni per peculato (57 nel 2016) e 28 per corruzione (6 in più rispetto all’anno precedente.
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