“Indivisibili”. Intervista al regista Edoardo De Angelis.





“Indivisibili”è una di quelle storie che ha dell’incredibile. Una di quelle storie che non dimentichi facilmente, ricca di sentimenti contrastanti riconducibili ai classici drammi della tradizione napoletana dove sognare la normalità non è da tutti. Per molti rappresenta un diritto che l’uomo acquisisce semplicemente con la nascita, mentre per altri non è che pura utopia. In una Castel Volturno tormentata e piena di contraddizioni, il regista Edoardo de Angelis , alla sua terza opera cinematografica, ci racconta l’incredibile storia di Viola e Daisy. Due gemelle siamesi che esibendosi come cantanti ai party privati ed eventi locali, intrattengono invitati di ogni genere con il solo scopo di racimolare quel che si riesce per dar da vivere a tutta la famiglia, la quale non fa altro che sfruttare la “deformità” delle giovani cantanti per trarne profitto. La storia cambia quando alle due viene data la possibilità di potersi separare e di condurre quindi una vita normale, ma non troppo tardi questo scatena l’ira del padre , nonché manager schiavo del gioco d’azzardo, sopprimendo cosi ogni sogno di libertà e normalità che ogni ragazza a quell’età è abituata ad avere

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Pubblicato il: 19 Ottobre 2016

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