Industria e Innovazione sottoscrive accordo di ristrutturazione del debito con le banche





Industria e Innovazione spa, società quotata a Piazza Affari e specializzata nel settore delle energie rinnovabili, ma anche proprietaria di un portafoglio di partecipazioni industriali (RCR Cristalleria Italiana,  Mediapason e Officine CST) e immobiliari (Red. Im srl, proprietaria dell’area industriale dismessa ex Saffa nei comuni di Magenta e Boffalora Sopra Ticino) , ha sottoscritto con le banche finanziatrici (Credito Valtellinese e Mps) un accordo di ristrutturazione del debito sulla base dell’art. 182 bis della Legge fallimentare, che sarà depositato non oltre il prossimo 10 aprile 2017 presso il Tribunale di Milano ai fini dell’emissione del relativo provvedimento di omologa (scarica qui il comunicato stampa). L’accordo, reso possibile dall’intevento di PLC Group spa, che tra dicembre e gennaio si è offerto di acquisire la maggioranza del capitale della società (si veda qui il comunicato stampa) prevede: la ristrutturazione del debito gravante su Industria e Innovazione e il risanamento dell’esposizione debitoria, che a fine 2016 ammontava a 35,6 milioni d euro, di cui 31,5 milioni di natura finanziaria la dismissione e il deconsolidamento delle principali attività e passività attualmente esistenti in capo a Industria e Innovazione la rifocalizzazione del business nel settore energetico mediante il conferimento da parte di PLC Group delle partecipazioni in PLC System srl e in PLC Service srl E’ previsto inoltre un aumento di capitale cash di 3,04 milioni di euro  da offrire in opzione ai soci con garanzia da parte di PLC Group di sottoscrizione dell’eventuale parte inoptata e funzionale alla copertura dell’indebitamento non finanziario della società  e un aumento di capitale in natura, per un valore non inferiore a 40 milioni, riservato a PLC Group da liberarsi mediante conferimento delle partecipazioni in PLC System srl e in PLC Service srl. E’prevista inoltre la ristrutturazione del prestito obbligazionario scaduto nel 2016 da 17,535 milioni attraverso la conversione delle obbligazioni in azioni ordinarie Industria e Innovazione per un controvalore di 0,5 milioni con rinuncia alla differenza per capitale e interessi

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Pubblicato il: 6 Aprile 2017

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