Kiki Smith a Palazzo Pitti





Le Gallerie degli Uffizi sono orgogliose di ospitare un progetto intitolato What I Saw on the Road , la prima mostra monografica dedicata all’opera di Kiki Smith nel contesto di un’istituzione pubblica in Italia. Lo spettacolo si tiene all’Andito degli Angiolini a Palazzo Pitti, uno spazio ormai riservato ogni primavera per i grandi protagonisti dell’arte declinata nel femminile. La mostra raccoglie circa quaranta opere di Kiki, fornendo una panoramica esaustiva della sua produzione negli ultimi vent’anni con arazzi in cotone jacquard dai colori vivaci, bronzo fragile, sculture in argento e legno e opere su carta. Ponendo orgogliose pretese a un posto nella cosiddetta arte femminista, il tema centrale e praticamente esclusivo della carriera di Kiki Smith fino agli anni ’90 era il corpo, in particolare il corpo femminile in tutta la sua fragile mortalità – spesso lacerato ea volte persino smembrato, ma anche eroicamente e orgogliosamente capace di redenzione e ribellione. La produzione più recente di Kiki, esposta in questa mostra, ha però allargato il suo orizzonte per dare uno sguardo più sfaccettato a quello che succede fuori dal corpo: ciò che ho visto sulla strada è ciò che vediamo e ciò che interagisce con la nostra esistenza se prestiamo molta attenzione e lanciamo uno sguardo poetico sul rapporto tra il corpo e il mondo, tra l’uomo, la natura e il cosmo. Per citare Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi: “La grazia estremamente elegante delle ultime opere di Kiki, la cui materia spesso fragile e preziosa è un’efficace metafora della condizione umana, soprattutto femminile, ha lo scopo loftamente etico di ricreare l’unità e l’armonia in quello che è così spesso un mondo di brutalità e discordia scatenando un’energia profondamente rivoluzionaria: il suo è il vocabolario di una nuova, inattesa e sconcertante pietas “

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Pubblicato il: 18 Maggio 2019

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