La Range Rover Evoque Convertibile in un wireframe dello scultore francese Richard Orlinski





Chi scia sulle piste di Courchevel potrà incontrare un’installazione artistica integrata in un wireframe a grandezza naturale della Range Rover Evoque Convertibile, realizzato da Land Rover in collaborazione con lo scultore Richard Orlinski che ha anche disegnato i trofei BORN destinati all’evento BORN AWARDS 2016, sponsorizzato da Land Rover per celebrare la creatività ed il design della regione.Orlinski, più noto per le sue gigantesche sculture raffiguranti animali selvaggi, ha creato quest’opera nel suo studio di Parigi e l’ha poi inviata presso la stazione sciistica di Courchevel, dove sarà esposta fino al termine della stagione nell’ambito dei BORN AWARDS sponsorizzati da Land Rover – un’iniziativa della durata di tre mesi che rende omaggio al design ed al talento creativo.Partendo da un wireframe in alluminio a grandezza naturale dell’Evoque Convertibile, l’installazione gioca sulla forte contrapposizione tra il candore della neve di Courchevel e la forma scura di un gorilla – una delle sculture simbolo di Orlinski, posta in posizione eretta di fronte al volante. La composizione riporta ad un tema ricorrente nelle opere dello scultore, il concetto Born Wild, che aspira “a trasformare le emozioni negative in impulsi positivi vitali, ad abbandonare gli istinti primordiali per un’emozione civilizzata“, in sintonia con l’identità della Range Rover Evoque, un veicolo nato per un ambiente di natura selvaggia, ma che si integra perfettamente a quello della città.Il gorilla in resina che sembra «guidare» l’Evoque Convertibile, è stato scelto per la sua affinità con gli umani, ma anche per la sua relativa «perfezione». Come spiega Orlinski: “Volevo mettere al volante dell’auto uno dei miei soggetti favoriti. Abbiamo scelto King Kong, che è noto come una delle mie firme, perché è l’animale più vicino all’uomo, quello nel quale ognuno può identificarsi. È una bestia che ha le qualità dell’uomo, senza i suoi difetti. Ha forza, e forse un’intelligenza simile alla nostra

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Pubblicato il: 14 Marzo 2016

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