C’è una carica di 101 pmi industriali italiane potenziali emittenti di minibond e quindi target perfetti per i fondi di private debt. La selezione è stata fatta impostando criteri che individuassero l’esistenza, da un lato, di ricavi stabili o in crescita con discrete marginalità e buona capacità di gestione del circolante e di conseguente generazione di cassa operativa; e dall’altro, di bassa disponibilità di liquidità dovuta a elementi congiunturali e non strutturali. Si sono così considerate aziende con ricavi compresi tra 20 e 200 milioni, con un ebitda di almeno 3 milioni e pari ad almeno il 7% dei ricavi e con un rapporto PFN/ebitda<5. Criteri, questi, tradizionalmente utilizzati per identificare pmi finanziariamente solide.
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