Manini Prefabbricati SpA – Tu uomo di umili origini, “ragazzo di bottega” sei sempre stato consapevole che io ero diverso: ambizioso e sempre proiettato verso nuove sfide Caro Papà, dopo tanti anni ti scrivo in un tempo della mia vita in cui, alla luce di una maturata esperienza, mi sento pronto per fare un bilancio su quello che è stato il mio percorso professionale e di uomo. Se oggi sono la persona che sono, se sono riuscito a fare quel che ho fatto, lo devo a ciò che tu e mamma, insieme, mi avete insegnato; ai valori che avete saputo trasmettermi: il rispetto, il sacrificio, il lavoro, il pudore, in una sola parola, i valori della tradizione. Sono consapevole che il mio temperamento esuberante e le mie numerose bravate da ragazzo e soprattutto da pessimo studente, quale ero, sono state spesso motivo di preoccupazione per te e la mamma. Ti preoccupavi per il mio futuro, ed io da ragazzo facevo fatica a comprendere: avresti voluto per me una vita più disciplinata, un posto fisso sicuro, immaginavi per me una carriera con maggiori garanzie, magari ereditando la tua macelleria o magari in banca, ma di sicuro non hai mai perso la speranza che io mettessi, un giorno, la testa a posto e riuscissi a placare la mia inquietudine. Tu uomo di umili origini, “ragazzo di bottega” sei sempre stato consapevole che io ero diverso: ambizioso, sempre proiettato verso nuove sfide, acceso dal desiderio di farcela in totale autonomia e raggiungere obiettivi differenti, che con il passare degli anni mi sono diventati sempre più chiari e mi hanno portato a ricoprire incarichi importanti. Oggi voglio dirti che nonostante le differenze di vedute che ci hanno separato, tutto quello che ho fatto, tutti gli slanci, i salti nel buio, è stato fatto, per ripagarvi di tutto l’amore, la comprensione e la fiducia che mi avete concesso…anzi colgo di nuovo l’occasione per ringraziarti ancora dei primi soldi, 5 milioni, che mi hai prestato per comperare il terreno dove avviare la mia attività
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