Liaoning: Tortura e lavori forzati nella prigione N°1 di Shenyang





Nelle carceri cinesi, sono molto diffuse le denunce fatte dai prigionieri che sono stati costretti ai lavori forzati e gravemente torturati, che non rinunciano alla loro fede; e quelle nel carcere Masanjia, la prigione N°1 di Shenyang., quartiere di Yuhong, dove sono attualmente detenuti circa 3.750 prigionieri. Massimizzazione del profitto dal lavoro forzato Nella prigione di Shenyang, i detenuti sono costretti a produrre capi d’abbigliamento e scarpe, molti dei quali vengono esportati. Molti marchi internazionali, come la Zhenyoumei giapponese e la Baiye, sono prodotti in questa prigione. Distributori commerciali internazionali contrattano con aziende cinesi di abbigliamento, che occultano il fatto che i loro prodotti sono realizzati attraverso il lavoro forzato.

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Pubblicato il: 24 Febbraio 2016

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