L’igname è l’ingrediente naturale che rende i cibi perfettamente viola





 La tendenza a consumare cibi e bevande colorati – come il tè verde matcha e i bagel vestiti di arcobaleno – sta prendendo sempre più piede ed era solo questione di tempo affinché si imponessero anche le prelibatezze viola a base di igname.Nella lingua Tagalog si chiama ube ed è una patata dolce colorata di viola. Se la sua buccia esterna appere grigiastra, dentro il suo colorito tende sorprendentemente al purpureo.Questo tipo di tubero violaceo è comune in molti Paesi asiatici, ma è diffuso soprattutto nella cucina filippina, dove viene usato per fare impasti, torte e gelati.Se trovi questa patata nel supermarket dietro casa, probabilmente si tratta di un’attività gestita da Filippini o comunque da commercianti di origine asiatica. Comunque, attenti a non commettere l’errore di portare a casa le radici taro o la patata dolce okinawan: l’ube ha un sapore tutto suo.Come facilmente intuibile, l’igname sa proprio di patata – è molto dolce al palato, ma non in maniera stomachevole. Secondo alcuni esperti, il suo sapore ricorderebbe quello dei fiori. Un’ottima accoppiata è quella col cocco, ed è per questo che molti dolci filippini sono combinazioni di ube e macapuno.Nel caso in cui non riusciate a trovarlo in nessun negozio di alimentari, potete comunque assaggiare il sapore dell’ube usando una marmellata tratta dalla patata viola, o una sua polvere, o infine un suo estratto: il tutto è facilmente reperibile online.Del resto, molte ricette richiedono la marmellata o l’estratto di igname al posto del tubero originario, perché è molto più facile da preparare rispetto al lungo processo di cottura richiesto dall’ubeUna delle ricette più amate tra quelle della cucina filippina, infatti, è la halaya di ube, ossia una marmellata a base di igname che può essere mangiata da sola come dessert, oppure inserita tra gli ingredienti di ricette altre, specie quelle da forno.

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Pubblicato il: 12 Ottobre 2016

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