Lotus Eleven, una vera leggenda





Leggera, veloce, competitiva; solo nel suo primo anno di vita conquistò oltre 150 vittorie, per non parlare dei record di velocitàLotus XI at Pendine Cars Photograph ©2015 Sam FrostL’Eleven, una delle Lotus che assieme alla Super Seven incarnò al meglio i principi di handling e leggerezza tanto cari a Colin Chapman, venne prodotta dal 1956 al 1958 in ben 270 esemplari, un numero piuttosto importante se si considera che era destinata unicamente alle competizioni. L’auto scaturisce dall’incontro di due geni assoluti: a Colin Chapman (sopra a sinistra) va la paternità del concetto generale e del rolling chassis nascosto sottopelle mentre la bellissima e filante veste aerodinamica si deve ad uno studio dell’ingegnere Frank Costin (sopra nella foto a destra). Nel corso della sua vita sportiva, proseguita ben oltre il 1958, rinverdita ai giorni nostri nelle gare per vetture d’epoca e ripresa come produzione nel 1982 dalla Westfield (operazione analoga a quella operata dalla Catheram sulla Super Seven) l’Eleven ha ospitato diverse motorizzazioni 4 cilindri prodotte dalla Coventry Climax, tutte ovviamente montate in posizione anteriore longitudinale.la versione base (denominata Le Mans) era costituita dall’unità FWA da 1100 cc cui si affiancò un 1.172 cc seguito dal più potente FWB da 1.459 cc; le vetture così motorizzate competevano, naturalmente, nelle rispettive categorie per cilindrata mentre un discorso a parte meritano i propulsori che vennero impiegati in alcuni tentativi di record. Il telaio era un leggerissimo e semplice traliccio tubolare, sul quale venivano avvitati sottili pannelli alluminio che in qualche modo contribuivano all’irrigidimento dell’insieme, dotato di sospensioni posteriori con ponte De Dion e freni tanto a tamburo quanto a disco (diametro 240 mm) mentre il peso a pieno carico non toccava i 450 chilogrammi.La Eleven del 1956 era ordinabile in tre versioni:La «Le Mans», destinata ai professionisti o comunque a piloti di livello superiore, era equipaggiata con ponte posteriore De Dion, 4 freni a disco e motore Coventry Climax nella versione più potente;La «Sport», identica alla precedente tranne che nell’inferiore potenza dello stesso motore;La «Club», con ponte posteriore rigido, freni a tamburo e motore Ford a valvole laterali.Al di là delle cilindrate, la classe elettiva dell’Eleven fu comunque la Sport 1.100 cc nella quale questa piccola sport si rivelò fortemente competitiva tanto da conquistare 150 vittorie già nel 1956 e la vittoria di classe alla 24 Ore di Le Mans.Il 1957 vide il debutto della seconda serie modificata nella carrozzeria, nel telaio e totalmente rivisitata nelle sospensioni anteriori che ricevettero il doppio triangolo sovrapposto della Lotus 12 monoposto;    questa serie 2, pressoché interamente realizzata nella versione Le Mans (la più performante) venne ufficialmente denominata Eleven Serie 2, ma fu anche conosciuta come Lotus 13 e la ragione potrebbe essere individuata nel momento del suo lancio che seguì quello della Lotus Twelve (modello 12) e la Lotus Elite (modello 14).

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Pubblicato il: 14 Marzo 2016

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