Il 28% delle acquisizioni condotte in Italia nel 2015 ha avuto pmi come acquirenti, con pmi a loro volta come principali target (il 55% delle aziende target aveva meno di 50 milioni di ricavi e un altro 25% si collocava tra 50 e 250 milioni). Il dato emerge dalla presentazione di ieri a Milano di Valter Conca, direttore del Laboratorio Private Equity & finanza per la crescita di Sda Bocconi, in occasione di un convegno sul tema degli investimenti alternativi dei family office. Lo scrive oggi MF Milano Finanza. Il dato è in linea con un trend sempre più marcato, che vede spesso gli imprenditori-investitori più propensi a condurre investimenti di private equityda soli, con i propri family office, con le proprie aziende oppure in club deal, insieme ad altri imprenditori, per evitare le logiche del private equity tradizionale, che per definizione chiede commissioni ben prima di iniziare a rimborsare il capitale e pagare rendimenti (la famosa J-curve).
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