Da Abi e Cerved arrivano buone notizie sul fronte delle crisi aziendali. Secondo l’ultimo rapporto Abi-Cerved pubblicato nei giorni scorsi, nel 2016 è stata confermata la prevista inversione del trend dei flussi di nuove sofferenze per le società italiane non finanziarie con più di 10 addetti (si veda altro articolo di BeBeez). Il tasso di deterioramento, calcolato come rapporto tra crediti che diventano sofferenze, inadempienze probabili o finanziamenti scaduti e lo stock di prestiti è infatti sceso al 2,3% a fine 2016 (dal 3,3% a fine 2015) sui livelli del 2008 e scostandosi decisamente dal picco negativo (6%) raggiunto nel corso delle recessioni del 2009 e 2013. E anche il tasso di ingresso in sofferenza per le società non finanziarie (calcolato come rapporto tra nuove sofferenze e stock di finanziamenti) alla fine dello scorso dicembre si attestava al 3,7% (dal 3,9% a fine giugno e dal 4,3% di un anno prima) in termini di importo dei prestiti, sebbene sia rimasto al 3,8% (come a fine giugno 2016 e a dicembre 2015) in termini di numero di crediti
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