Mossi Ghisolfi studia la vendita del business dei biocarburanti in Italia





Mossi Ghisolfi studia la cessione del business dei biocarburanti in Italia, nel quadro di un accordo di ristrutturazione del debito negli Usa, condotto da Rothschild. Lo ha scritto ieri Reuters, precisando che il gruppo di Tortona (Alessandria) ha affidato un mandato a Mediobanca per gestire il processo. Fondata nel 1953 e controllata dalla famiglia Ghisolfi, Mossi Ghisolfi è leader nell’innovazione applicata al settore del PET, dell’ingegneria e dei prodotti chimici rinnovabili derivati da biomasse non alimentari, con un fatturato 2016 di 1,7 miliardi di euro (da 1,83 miliardi del 2015) e un ebitda di 83,4 milioni (da 141,1 milioni), in calo a seguito dei costi pre-operativi del più grande impianto integrato di produzione d PTA/PET a Corpus Christi in Texas (16 milioni) e dei margini positivi (9 milioni) incassati nel 2015 per la vendita di una porzione di terreno sempre a Corpus Christi. Il tutto ha portato poi a una perdita di 55 milioni (da 51,3 milioni l’anno prima) e a un debito finanziario netto di 1,8 miliardi (da 1,2 miliardi), con il debito che è cresciuto soprattutto sempre in relazione al finanziamento dell’impianto di Corpus Christi.

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Pubblicato il: 11 Ottobre 2017

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