
Un giallo al femminile nella città eterna«Non aveva più una casa, un fidanzato e neppure il lavoro. Le venne di nuovo da piangere. Cercò un fazzoletto nella tasca del paltò e si ritrovò invece in mano le lettere prese poco prima dalla cassetta della posta. Una non era pubblicitaria, come le altre. Si asciugò gli occhi con una mano e la lesse attentamente.»Elisa Montani è disperata.
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