Nouy, l’addendum sugli Npl rientra nei poteri della Bce. Ma terremo conto delle critiche ricevute





Danièle Nouy “Fatemi sottolineare che questo addendum, una volta adottato, rientra nel mandato e nei poteri della Bce”, ha detto ieri chiaro e tondo Daniéle Nouy, capo della vigilanza della Banca Centrale Europea in audizione davanti al Comitato Affari Economici e Monetari del Parlamento europeo, in risposta al documento del servizio legale dello stesso Parlamento, secondo il quale invece l’addendum va oltre i poteri della Bce (si veda altro articolo d i BeBeez). Una posizione che la Nouy aveva già peraltro chiarito lo scorso 13 ottobre in una lettera al presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, all’indomani della pubblicazione dell’addendum. L’addendum alle linee guida relative alla gestione degli Npl pubblicato nelle scorse settimane dalla Bce per consultazione sino al prossimo 8 dicembre (si veda altro articolo di BeBeez), a integrazione del documento pubblicato lo scorso marzo (si veda altro articolo di BeBeez), prevede che per i nuovi crediti dubbi generati a partire dall‘1 gennaio 2018 gli accantonamenti vengano portati al 100%. In particolare, si prevede un meccanismo automatico di svalutazione totale in due anni dei crediti deteriorati unsecured e in sette anni per quelli secured.La nuova misura non interessa quindi i crediti deteriorati attualmente sui libri delle banche dell‘intera zona euro.

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Pubblicato il: 11 Novembre 2017

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