Nuova fase per Sirti, guidata dal neo ad Roberto Loiola. Nel 2016 ricavi a 600 mln





Roberto Loiola Con la nomina del nuovo amministratore delegato, Roberto Loiola, ufficializzata qualche giorno fa (si veda qui il comunicato stampa), inizia una nuova fase per Sirti, gruppo storicamente presente nel mercato delle infrastrutture per le tlc e l’energia, a un anno dall’accordo di ristrutturazione del debito con le banche e il passaggio sotto il completo controllo della piattaforma di turnaround Pillarstone Italy (si veda altro articolo di BeBeez). Sirti aveva chiuso il 2015 con un valore della produzione di 660 milioni, ricavi netti per 611 milioni, un ebitda di 31 milioni e un utile di 6,5 milioni, a fronte di un debito finanziario netto di 211 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Il 2016 è andato un po’ peggio rispetto all’anno prima, con ricavi netto in leggero calo a 600 milioni e un debito finanziario netto in discreto rialzo a 249 milioni. Ma le prospettive per il 2017 sono interessanti. L’anno scorso, infatti, si è chiuso con circa un miliardo di euro di ordini in portafoglio e lo scorso dicembre, grazie alle nuove risorse immesse da Pillarstone, il gruppo ha acquisito Foi & Vitali Elettrodotti, società specializzata nella gestione e manutenzione di linee elettriche alta-media-bassa tensione, dopo 10 anni di inattività sul fronte m&a (si veda altro articolo di BeBeez), in quella che è un’operazione strategica anche per via delle importanti sinergie esistenti con le attività di realizzazione delle reti di telecomunicazione previste dal piano banda ultralarga

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Pubblicato il: 14 Settembre 2017

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