Occhi dei fondi sulle quattro good bank salvate dal governo





Roberto Nicastro C’è un nuovo dossier caldo in Italia per i fondi di private equity specializzati nel settore finanziario. La Banca d’Italia, in collaborazione e accordo con il Governo italiano e le autorità competenti dell’Unione Europea, ha avviato infatti il processo di vendita per le quattro good bank, nate per decreto lo scorso novembre  dalle ceneri delle quattro banche commissariate: Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio, Nuova Cassa di Risparmio di Chieti e Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara. Lo ha comunicato la stessa Banca d’Italia lo scorso 30 dicembre,  precisando di aver selezionato con apposita gara Société Générale in qualità di advisor finanziario, Oliver Wyman in qualità di consulente strategico e lo Studio Chiomenti quale advisor legale. “Il processo di vendita”, spiega la nota di Bankitalia , ”verrà attuato in tempi brevi e sarà supervisionato dall’Unità di Risoluzione e gestione delle crisi della Banca d’Italia attraverso il Fondo di Risoluzione, un istituto previsto sia dal diritto europeo che da quello italiano, finanziato da contributi di tutto il sistema bancario italiano nel rispetto delle norme europee in materia di aiuti di Stato. Il processo sarà trasparente e non discriminatorio, esclusivamente finalizzato a massimizzare il ricavato nell’interesse delle aree economiche in cui le banche stesse sono radicate.

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Pubblicato il: 4 Gennaio 2016

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